domenica 20 marzo 2011

BARCELLONA 2' GIORNO (seconda parte)

Eccomi qui a raccontarvi il seguito del nostro secondo giorno a Barcellona.
...allora dove eravamo rimasti???
Ah sì, ecco ora ricordo...

Una volta usciti dalla Sagrada Familia, anche se abbastanza stanchi, ci siamo avviati verso l' Avinguda Diagonal, per poi svoltare lungo Passeig de Gracia al n. 92, alla ricerca di Casa Milà più comunemente conosciuta coma La Pedrera, ovvero casa di pietra (purtroppo non sono riuscita a trovare il sito ufficiale).
L'edificio si presenta a noi nelle solite forme ondulate e mosse tipiche di Gaudì, anche qui nessun angolo retto. Questo palazzo, costruito su sei piani, ognuno dei quali ospita otto appartamenti, è dichiarato dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità. Oggi gran parte è occupata da residenze private, da uffici e da enti turistici. Rimangono visibili al pubblico un appartamento arredato con mobili disegnati dallo stesso Gaudì, il terrazzo sul tetto e un'area adibita a museo.
Il colore della pietra utilizzata per la costruzione del palazzo lo rende brillante e molto chiaro, qui non vediamo l'utilizzo di piastrelle colorate e mosaici, solo un uso spropositato di finestre ad alleggerire la struttura. Le terrazze invece, presenti lungo tutto l'edificio e su ogni piano, sono decorate da fantasiose sculture in ferro scuro con motivi floreali e riccioli attorcigliati, molto originali anche queste.
















Certamente le cose più interessanti si trovano sul tetto, qui infatti la grande terrazza è popolata da stavaganti e bizzarre figure fantastiche in pietra bianca, perfettamente visibili anche dal basso. Queste strane creature non sono altro che comignoli con la testa da guerrieri!!!


La fila in attesa per poter entrare è però lunghissima e molto lenta nel suo avanzare, decidiamo a malincuore di non metterci in coda, con la promessa di ritornare magari domani se avanza un po' di tempo.

Proseguiamo lungo Passeig de Gracia in direzione di Casa Batllò, ultima meta della giornata.
Breve sosta ad un caffè lungo il viale per un tramezzino ed una bibita, godendoci il via vai della gente, delle auto (questo un po' meno carino) e in lontananza l'ennesima meraviglia creata dal genio di Gaudì.



Finito il nostro spuntino ripartiamo ricaricati.
A fianco di Casa Batllò si innalza una curiosa costruzione, che forse a causa della notorietà della prima spesso corre il rischio di passare inosservata.
Si tratta di Casa Amatller , voluta dal cioccolataio Antonì Amtller, e si presenta con una facciata a gradoni regolari ricoperti da piastrelle in ceramica



Noi siamo entrati velocemente nell'atrio a dare un'occhiata all'ingresso dove si trovano la biglietteria e alcune foto esposte, avessimo avuto più tempo probabilmente sarebbe stato interessante entrare.

Noi però siamo qui per lei...Casa Batlllò, e così ci mettiamo in fila.
L'attesa in coda ci permette di osservarla dall'esterno mentre la sera cala lentamente e le luci che la illuminano in maniera spettacolare si accendono conferendole un'alone magico e fantastico.
Le grandi vetrate del primo piano sembrano sostenute da esili colonne a forma di ossa, i vetri sono colorati e curvi, le terrazze dei piani soprastanti sono invece delle conchiglie delicatissime la cui ringhiera ha le sembianze di maschere, le pareti brillantissime, sono ovviamente ricoperte da ceramiche e mosaici, sembrano quasi la pelle irridescente di un coloratissimo pesce tropicale.





Arriviamo finalmente alla biglietteria, il biglietto costa 16,50 euro a testa con l'audioguida, che si rivelerà utilissima e indispensabile all'interno della casa, tutto infatti verrà spiegato chiaramente e in modo dettagliato con interessanti curiosità che non troverete in nessuna guida...ve lo assicuro!!!
All'interno tutto ricorda e richiama la natura in ogni sua forma e sotto ogni aspetto.
La grande scala che conduce al piano nobile (un tempo appartamento della famiglia Batllò) sembra la colonna vertebrale di un gigantesco animale addormentato, lo scorrimano è liscio e caldo al tatto.
Al piano superiore notiamo le ampie vetrate che danno su Passaig de Garcia, lo spazioso salone suddiviso in tre zone da calde porte di legno decorate ancora da vetri colorate, strane  colonne contorte disposte qua e là, un soffito a volte.







I pavimenti, le porte, le finestre in legno stondato ricordano l'interno di una nave.
Sul lato posteriore del palazzo una grande porta finestra schermata da due colonne vicinissime porta su un terrazzo, in cui rigogliose piante di agrumi si confondono che la vivacità delle piastrelle che ricoprono pavimento e pareti.




Saliamo ancora lungo le scale immacolate che girano all'interno di un cavedio azzurrissimo...non so come descrivere la senzazione, sembra di stare sul fondo di una piscina illuminata da un raggio di sole, con la possibilita di respirare a pieni polmoni senza che l'acqua entri negli occhi e nelle orecchie...rendo l'idea?? Difficile capire...
Comunque le pareti del cavedio sono ricoperte da luminose piastrelle in smalto azzurro, turchese, ciano, celeste, blu. Lungo la salita troviamo gli ingressi per alcuni appartamenti privati.




Arriviamo finalmente sul tetto...ed uno spettacolo!!!
Saranno le maioliche illuminate ad effetto, sarà la notte sopra di noi, il cielo stellato, la luna perfettamente piena, ma una atmosfera simile non l'avevamo mai vista prima!!
Un grosso dragone dalle squame del color dell'arcobaleno sembra essersi addormentato sul tetto di Casa Batllò, mentre attenti soldatini fanno la guardia in attesa del suo risveglio...un paesaggio lunare, un'ambientazione fantastica e fiabesca..grazie Gaudì!!








Con ancora tutta questa magia negli occhi scendiamo, e ci ritroviamo in soffitta, un ambiente strano e candido, dove la volta del soffitto (il famoso arco catenario) secondo l'audioguida ricorda una grotta o la cassa toracica di un grosso animale, a me sembra invece di trovarmi all'interno di un'immensa conchiglia. Questo locale un tempo era adibito a lavanderia, ora è invece una specie di museo ed esposizione.



La nostra visita a Casa Battlò si conclude.
Cosa dire di questa fantasiosa opera di Gaudì...che ci è sembrato di fare un salto in un mondo fatato e magico, in cui il tempo è volato talmente velocemente che ci è dispiaciuto uscire, volevamo rimanere ancora un pò in questa casa piena di segreti e di curiosità. L'estro di Gaudì ci ha colpiti ancora una volta lasciandoci enormemente sorpresi, e mentre dalla Sagrada Familia siamo usciti sentendo il peso della sacralità e dell'immensità dell'opera, da Casa Batllò siamo usciti sentendoci sereni e leggeri, felici e contenti come due bambini che sono appena stati al luna park.






Torniamo lentamente verso l'hotel, stanchi e senza forze...questa intera giornata dedicata a Gaudì ci ha letteralmente distrutti...vedremo se avremo ancora energie per uscire a mangiare qualcosa dopo una bella doccia, e magari anche un pisolino!

Rimanere in stanza a dormire fino a domani mattina ci sembrava brutto, anche se le nostre gambe di gridavano di non alzarci dal letto...ma siamo a Barcellona...non possiamo rinunciare e mollare!!!
Usciamo e decidiamo di fermarci in un locale che abbiamo visto mentre ritornavamo da Casa Battlò : Txapela , in Passeig de Gracia al n. 8-10...ve lo consiglio vivamente!!!
In pratica si tratta di un locale con al centro un grande bancone circolare dove tutt'attorno sono sistemati alti sgabelli, e vari tavoli disposti nella grande sala su due piani.
Il piatto forte sono ovviamente le tapas, di ogni tipo e di ogni gusto!
Noi abbiamo voluto sederci sugli sgabelli lungo il bancone centrale per goderci lo spettacolo direttamente dalla prima fila, quindi abbiamo dovuto attendere che si liberassino due posti, in caso contrario se preferite sedervi in uno dei tanti tavoli l'attesa è molto breve.
Dopo una decina di minuti si liberano due posti proprio giusti giusti per noi, ecco lo spettacolo ha inizio.
Ci sediamo su questi alti sgabelli e il cordiale cameriere ci chiede subito se siamo turisti e se siamo italiani...ma si vede così tanto? Qui ovunque ci riconoscono subito, o loro sono esperti osservatori o noi siamo il prototipo dell'italiano medio!!!
Fintanto che noi rispondiamo lui ci piazza davanti una lista lunghissima corredata da foto e da descrizione in italiano di tutte le tapas disponibili, divise tra calde e fredde, e dei relativi ingredienti. Ci lascia una penna con la quale cerchiare ciò che decidiamo di ordinare, qui tutto si ordina chiamandolo con il proprio numero.
Rimaniamo sbalorditi dalla quantità di tapas disposte ordinatamente davanti a noi, al di là del bancone separate da un sottile vetro, piatti e piatti di tartine, polpette, frittate tagliate a quadrotti, spiedini, piccoli panini, tramezzini, verdure cotte, crude, fritte...un'infinità di colori e di profumi che invogliano e stuzzicano il nostro appetito.
Siamo indecisi c'è troppa scelta,e a leggere tutte le tapas elencate sulla lista ci si impiegherebbe un paio d'ore, quindi scegliamo un pò a caso, lasciandoci guidare dalle foto, o indicando direttamente al cameriere quelle che più ci piacciono oltre il vetro. Alla fine sei tapas per me e sei per marco, un bicchiere di sangria per lui e un bicchiere di txakoli per me.
Il txakoli è un vino bianco, secco, leggermente frizzante con un basso contenuto alcolico, che mi viene servito in basso bicchiere versato da un altezza vertiginosa, infatti il cameriere ha alzato il braccio fin sopra la sua testa, tenendo stretta la bottiglia ha cercato di centrare il piccolo bicchiere fino a riempirlo...molto spettacolare.
Le nostre tapas arrivano, belle e calde un po' alla volta una dietro l'altra, sono buone, saporite e tutte diverse.
Finito il primo giro ne ordiniamo altre sei, e altro giro di bevande.
E' bello rimanere seduti qui a chiaccherare e godersi lo spettacolo dei camerieri.
Concludiamo con un piatto di tapas dolci, perchè ci sono anche quelle, ovvero budini, creme catalane, panne cotte, pasticcini, tortine...tutto in formato mignon.
Due caffè e due chiacchere con il cameriere e una coppia di ragazzi italiani che si sono seduti al nostro fianco per un totale di 42,00 euro.
E' stata una bella serata, divertente, rilassata e abbiamo fatto più tardi del previsto...ma questa è Barcellona!!!








23 commenti:

  1. Ahhhh Gaudì..che artista :) anche io ho visitato questi posti e meritano davvero!!!La sua originalità è incredibile :)

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  2. Cara Ila sono molto contenta di ritrovare te e i tuoi bellissimi appunti di viaggio. Certo che le case di Gaudi sono davvero strane. Sai che fino a poco tempo fa pensavo che le tapas fossero una specialità? Per fortuna, alcuni mesi or sono parlando della Spagna, qualcuno mi illuminò. Pensa che figura! Ciao cara è sempre un piacere parlare con te.

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  3. Ma sai che sono proprio degli ottimi scatti?! Si si.. mi piacciono molto! ;) E il diario è molto ben curato. La voglia di andare in quel di barcellona sale! ;)

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  4. Ciao Dreamy, anch'io ho trovato Gaudì originalissimo e molto estroso nella sua arte...ma ci è piaciuto un sacco!!
    Ciao a presto

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  5. Ciao Tiziana cara, sono stata un po' assente ultimamente...
    Visto che hai in programma un bel viaggetto in spagna ti consiglio di assaggiarle queste famose tapas...se non altro per la scenografia e il divertimento nel sceglierle e gustarle!
    Ciao cara a presto

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  6. Ciao Ser e grazie dei complimenti...ma a confronto con le tue mega foto le mie sembrano proprio scatti da bambina delle elementari!!!
    Comunque praticando si impara...chissà, magari con il tempo...
    Ciao ciao

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  7. è bello perchè ci permetti di vedere in dettaglio cose che magari non ci ricordiamo nenache più (io) mica me la ricordavo cosi bella, bel reporatge

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  8. Non posso che aggiungermi a quanto detto!!!
    Bellissimo Report!

    Ps. quella del cameriere non l'avevo mai visto!

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  9. Grazie Carmine!...hai ragione a volte i ricordi, i particolari con il passare del tempo un tantino si affievoliscono...ma ci son qua io a farveli ritornare alla mente!!!
    Ciao a presto...

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  10. Ciao Sara, e grazie di essere passata di qua.
    Il cameriere e la sua simpatia è stata una scoperta anche per noi, come la cascata di vino che ci ha personalmente scaraffato sotto i nostri occhi stupiti...bella esperienza!!!
    Ciao ciao

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  11. Mi sarà difficile! ma un giorno devo andare a visitare questa bellissima città.
    Buona primavera cara amica.
    Tomaso

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  12. Ohhh grazie Tomaso...e buona primavera anche a te...è la stagione che amo di più, perchè è un inno alla vita che si risveglia e rinasce!
    Ciao e spero tu riesca a visitare prima o poi la bella città di Barcellona...

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  13. belli i tuoi reportage su Barcellona li stiamo seguendo attentamente :))
    Ciao un saluto dai viagggiatori golosi ...

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  14. Grazie viaggiatori golosi...io segue con interesse le vostre ricettine invece...scambio culturale/culinario direi!!! ciao ciao

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  15. dobbiamo assolutamente visitare anche noi questa città intanto ho preso appunti un saluto Chiara

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  16. Ila carissima...appena puoi passa da me! :-)
    Ciao!

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  17. Ciao Chiara, hai ragione...è una città da vedere assolutamente!! Ciao ciao

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  18. devo confessare che il tetto di casa Batlò di notte ha un fascino che non credevo :D

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  19. Non sono mai stata a Barcellona: sicuramente una delle mie prossime mete!

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  20. Si vede che ultimamente sono un pò latitante.... non ero accorto che avevi scritto la seconda parte... come sempre molto precisa e dettagliata!!! Grazie...

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  21. Grazie del commentoooo :) sei stata cosi' carina :D

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