giovedì 10 marzo 2011

BARCELLONA - 2' GIORNO (prima parte)

Secondo giorno da passare a Barcellona...e prima notte trascorsa come due macigni addormentati sul letto non appena toccato!
La mattina ci alziamo abbastanza presto come di consuetudine, perdere tempo a poltrire nel letto mentre fuori c'è così tanto da vedere mi sembra proprio un immenso spreco...e così per noi la sveglia suona alle 8:00 in punto!
Oggi giornata interamente dedicata a Antoni Gaudì e alle sue opere uniche ed emblematiche che hanno reso forse per questo Barcellona tanto conosciuta e famosa.
Si potrebbe parlare di questo architetto ed artista visionario per ore, io mi accontenterò di dirvi che ho trovato il suo genio e il suo stile unico ed inimitabile (la stessa Sagrada Familia pur essendo portata a termine seguendo le sue direttive è facilmente riconoscibile nella parte nuova da quella precedentemente costruita e diretta personalmente da lui).
Il lavoro di Gaudi è stato molto influenzato dalle forme della natura e questo si riflette nell'uso delle pietre da costruzione che sono spesso ondulate, mancano gli spigoli vivi,  dalle sculture di ferro ricurve, e da forme organiche e naturalistiche che sono tipiche della sua architettura. Fondamentale è l'uso del colore, attraverso l'utilizzazione di piastrelle smaltate sistemate a mosaico, l'effetto che se ne ricava è a mio avviso mozzafiato.

Questo il PERCORSO DEL 2' GIORNO, la nostra idea è quella di visitare in mattinata Park Guell, per poi raggiungere la Sagrada Familia nel primo pomeriggio sperando in una coda non troppo lunga, tempo permettendo riuscire ad entrare alla Pedrera e a Casa Battlò...forse siamo troppo ambiziosi e ottimisti...ma vogliamo provarci!!!

Prima tappa in un bar nei pressi del'hotel, giusto il tempo di un caffè e una brioche per iniziare bene la giornata e immagazzinare le energie necessarie.
A pochi passi troviamo la fermata della metro Passeig de Gràcia, scendiamo sotto terra per prendere per la prima volta la metropolitana di Barcellona, che è buia e sporca come la maggior parte delle metropolitane del resto del mondo. Facciamo il biglietto di sola andata alla biglietteria automatica al costo di euro 1,45 . Per raggiungere Park Guell dovete prendere la linea gialla L4 in direzione Trinitat Nova e scendere alla fermata Alfons X , in alternativa se siete nei paraggi potete andare in Placa de Catalunya e prendere la metro qui scegliendo la linea verde L3 in direzione  Canyelles scendendo alla fermata Lesseps, in entrambi i casi dalla fermata al Park Guell dovete farvela a piedi. (qui vi lascio la tratta delle due alternative).
Noi scegliamo la linea gialla L4 e una volta scesi alla fermata e saliti in superficie facciamo fatica a capire bene dove andare...adottiamo la soluzione dei turisti imbranati, ovvero chiedere ai passanti, in questo è abilissimo Marco, io faccio solo presenza.
Il cordiale signore che decidiamo di fermare ci indica di seguire verso Ronda del Guinardò, e noi obbediamo, camminando di buona lena e chiaccherando allegramente, quello che ci troviamo però ben presto davanti è un sesseguirsi di ripide salite, che ammutolisce le nostre lingue e calma i nostri piedi...siamo costretti a rallentare se vogliamo raggiungere la meta!

Arriviamo a Parc Guell circa venti minuti dopo, seguendo le indicazioni lungo la strada, entriamo da una delle entrate laterali poste sul lato sinistro del parco come ben indicato dalle piantine che troverete ben presenti lungo il vostro girovagare all'interno del parco. Questo parco voluto dal finanziere Eusebi Guell che negli anni '20 commissionò a Gaudì la sua costruzione, doveva divenire una città-giadino e il progetto complessivo dell'insediamento prevedeva alloggi, studi, una cappella ed un parco, per un totale di 60 abitazioni, purtroppo per mancanza di fondi non venne mai finito ma divenne quello che è oggi, un parco pubblico ad ingresso gratuito (Orario: Da Novembre a Febbraio dalle 10 alle 18 - A Marzo ed Ottobre dalle 10 alle 19 - ad Aprile e Settembre dalle 10 alle 20 - Da Maggio ad Agosto dalle 10 alle 21).
La natura, in questo periodo dell'anno dormiente, qui ha libero sfogo, ricca e presente, ben curata.
La prima struttura che vediamo è la vecchia casa di Gaudì, proprio qui infatti l'architetto aveva abitato con il padre e la figlia della sorella per molti anni, fino al suo trasloco definitivo nel cantiere della Sagrada Familia. (la casa è diventata una specie di piccolo museo visitabile, se non ricordo male il costo dell'entrata è di 10,00 euro)


















































Noi diamo un'occhiata solo esternamente, qualche foto e proseguiamo oltre.
Giungiamo in una specie di piazza o grande terazza circolare la cui balaustra ondulata è interamente rivestita di mosaico in piastrelle smaltate e coloratissime, disposte a creare disegni e decorazioni particolari,  quì è possibile sedersi e godere della vista sottostante il parco e dell'intera città di Barcellona fino al porto. Punto centrale del parco questa piazza doveva fungere da luogo d'incontro per tutti gli abitanti del borgo nonchè come luogo di rappresentazioni teatrali e manifestazioni culturali.






























Noi ci siamo fermati a prendere un capuccino nel bar ricavato nella roccia, per poi sederci ad ammirare tutto questo splendore, certo il costo non è stato tra i più economici (3,00 euro) ma quando mai ci capiterà di sedere a sorseggiare un capuccio a Parc Guell!!!




Proseguiamo seguendo il sentiero che ci conduce ad un camminamento sorretto da colonne particolarissime, sembrano grossi tronchi d'albero spuntati regolari ed ordinati dal terreno, ancora una volta l'estro di Gaudì ha fuso la natura con l'architettura.



Giungiamo, a ritroso, in quella che doveva essere l'ingresso della città-parco, qui infatti troviamo le due case che dovevano fungere da portineria, e l'impressione che a noi danno è quella di due case di biscotto ricoperte da uno strato di glassa colorata e zuccherosa sul tetto e sul camino. Una delle due case è aperta e al suo interno potete trovare uno stretto e fornito bazar di souvenir, anche se siete intenzionati a non comperare nulla entrate a dare un'occhiata alla struttura e al giro vorticoso della scala interna.






Dietro la portineria si trova una doppia scalinata simmetrica, ornata dal celebre dragone,  che sale alla sala coperta, che secondo il progetto avrebbe dovuto accogliere gli spazi in comune della città-giardino. 
La sala  è costituita da 84  colonne dorico-greco (e anche egizie) , inclinate nella fila esterna appositamente per sorreggere  il soffitto ondulato ricoperto da molteplici frammenti di ceramica policroma.



Facciamo un ultimo giro all'interno del parco giusto per vedere in lontananza il Tibidabo  (o montagna magica ovvero un parco diverimenti costruito più di cento anni fa) con la sua ruota panoramica e la città in lontananza. Barcellona da lontano si presenta come un cantiere in continua espansione, dove vecchio (la Sagrada Familia) e nuovo (Torre Agbar) si mescolano in un costante evolversi alla ricerca di un promettette futuro senza dimenticare il passato.



Ci è piaciuto molto Parc Guell, per il modo in cui Gaudì ha ben pensato di distribuirlo armoniosamente lungo i lati di questa collina che guarda dall'alto Barcellona, così come siamo rimasti incantati da come l'architettura si sia insinuata con una specie di simbiosi in mezzo alla natura, qui non è la natura che si adatta alle opere dell'uomo, ma l'uomo che ha adattato le sue strutture alle esigenze della natura. Questo parco sembra un parco incantanto, fiabesco, un luogo in cui i sogni e le visioni di un uomo hanno potuto, se pur in minima parte, diventare realtà.


La strada che ci porta alla Sagrada Familia è fortunatamente tutta in discesa, ancora una volta preferiamo camminare per goderci al meglio questa città.
Approfittiamo di una fornita panetteria per fare scorta di panini da mangiare finchè saremo in colonna in attesa di entrare nella cattedrale.
E poi eccola lì che si presenta maestosa ai nostri occhi, e noi non possiamo far altro che fermarci a guardarla in tutto il suo splendore.






Io e Marco ci guardiamo allunisono ed esclamiamo le stesse parole "Sembra un castello di sabbia!" a noi è questa l'impressione che ha dato, la sua magnificenza è resa leggera e allo stesso modo così possente dalle innumerovoli guglie e campanili che si stagliano verso il cielo, da quella tonalità di marrone simile all'arenale lungo il bagnasciuga...non abbiamo mai visto un'archittettura simile, dire che la Sagrada Familia è il capolavoro incompiuto di Gaudì non è certamente un'esagerazione.
L'architetto catalano dedicò molti anni della propria vita alla realizzazione della cattedrale, il suo progetto era ambizioso  e prevedeva cinque navate longitudinali e tre trasversali, un'abside semicircolare, nove cappelle e due scale a chiocciola, all'esterno tre facciate, Natività, Passione e Morte, Gloria di Cristo, dodici torri sulla facciata a rappresentare gli apostoli, torrione centrale con quattro torri (Cristo e gli Evangelisti) e la torre absidale (la Vergine). L'opera però rimase incompiuta alla morte di Gaudì, nel 1926, quando le uniche parti realizzate erano l'abside, la cripta, la facciata della Natività e una torre.

La facciata che per prima appare davanti a noi è quella della Passione, rappresenta appunto la passione, la morte e la resurresione di Gesù, quindi il dolore e la sofferenza. Questa facciata, le cui sculture sono di Josep Maria Subirachs documenta l'impresa di proseguimento dei lavori dopo la morte di Gaudì, e apre il dibattito circa la fedele o meno idea originaria. Qui gli elementi sono spigolosi e spogli proprio a testimoniare il dolore e la perdita, le colenne stesse sembrano delle ossa e le figure dei vari personaggi sono disperate e piangenti. La facciata della passione si compone anche di tre portoni rappresentanti le virtù teologale e quattro companili dedicati agli Apostoli. Ovviamente i  lavori sono ancora in corso e la parte laterale è coperta dalle impalcature.









Ci mettiamo subito in fila che parte dalla navata laterale fino all'ingresso principale. L'attesa dura quasi un'ora e davanti e dietro di noi vediamo visi di gente proveniente da tutto il mondo.
Il biglietto ha il costo di 11,00 euro (orari: da Ottobre a Febbraio dalle 9:00 alle 18:00 - da Marzo a Settembre dalle 9:00 alle 20:00. Il Tempio è chiuso i pomeriggi del 25 e 26 Dicembre e del 1 e 6 Gennaio)
Controllo delle borse, giustamente, ed entriamo finalmente.
Appena entrati l'impressione che abbiamo è quella di immenso, un senso di grandezza e di spazio aperto che ci avvolge e ci accoglie. Certo i lavori anche qui sono ancora in corso, al brusio dei discorsi sommessi della persone che ammirate girano a testa in su e a bocca aperta si sovrastano i rumori dei martelli pneumatici e i tonfi dei lavoratori all'opera, il cantiere quì è ancora aperto e chissà per quanto ancora.
Le colonne con la loro disposizione ricordano dei tronchi di alberi ricchi di rami, progetto di Gaudì era infatti quello di creare una sorta di bosco. Queste colonne si congiungono insieme in un alto soffitto fino a formare a mio avviso una specie di cielo stellato ricoperto da mosaico dorato. La luce oltre ad essere moltiplicata dal chiarore dei materiali filtra da dei coloratissimi finestroni illuminati dal sole. E' comunque molto difficile muoversi e girare liberatamente a causa dei lavori e delle impalcature sparse in ogni dove.









Ci mettiamo in fila ancora una volta, decidiamo di salire con l'ascensore fino all'altezza di 65 metri sopra la facciata della Passione. L'attesa è un po snervante, soprattutto nei primi tornelli, nell'ultimo si ha invece la fortuna di costeggiare un panchina lungo il lato della parete, molto utile per riposarsi un po'. Il costo della salita in ascensore è di 2,50 euro.
Non appena usciamo dalle porte dell'ascensore una folata di vento gelido e secco ci schiaffeggia il viso...cavoli che accoglienza!!
Ci facciamo coraggio ed usciamo.
La visione dall'alto è impagabile, tra una guglia e l'altra si scorge la città, si vedono molto chiaramente la prosecuzione dei lavori in corso e le moderne tecniche adottate, gru anche qui che svettano oltre i 65 metri di altezza. Poter ammirare i campanili da tanto vicino mette le vertigini. Fate attenzione a dove mettete i piedi poichè il pavimento è un tantino sconnesso e le balaustre di protezione non sono eccessivamente alte. Dietro di noi proseguiva al nostro seguito un signore spagnolo di cui ricordo ancora la l'espressione spaventatissima!!!
Rimanete quanto più vi fa piacere a godervi il panorama, se la giornata è limpida potrete fare anche delle curiose scoperte...noi abbiamo ritrovato lei...sempre la solita e futuristica Torre Agbar!!!







La discesa non è stata tra le più divertenti, giù da una stretta scala buia e tortuosa lungo uno dei campanili forse, non abbiamo ben capito, avevamo solo una gran voglia di arrivare alla fine quanto prima.



La fine delle scale ci fa sbucare dentro ad un market di souvenir, pieno di belle cose, verrebbe voglia di comprare tutto. C'è la possibilità di visitare anche il museo della Sagrada Familia in cui vengono conservati disegni e progetti di Gaudì, è presente una mostra fotografica che testimonia l'avanzamento dei lavori, e sono visibili strumenti usati per la realizzazione delle statue e un tipico laboratorio degli scalpellini, il tutto molto interessante.
Usciamo con un paio di cartoline e ci troviamo proprio sotto alla facciata della Natività, in cui lo stile gotico si mescola  al modernismo, qui si riconosce senza ombra di dubbio la mano di Gaudì. Illuminata dal sole è proprio la facciata che inneggia alla vita e alla prosperità, infatti è ricca di elementi naturalistici di flora e fauna tipicamente mediterranei come tartarughe, lumache, paperi, galli e gufi, anche i finestroni sono pieni di frutti primaverili ed estivi.  Le tre porte simbolizzano la Fede, la Speranza e la Carità, tre aspetti importanti della vita di Gesù, i quattro campanili che nascono da questa facciata sono dedicati agli Apostoli. A noi è piaciuto tantissimo l'albero della vita, di un brillante colore verde i cui rami sono carichi di frutti e di colombe bianche.



























Che altro dire se non che questa immensa opera di Gaudì che simboleggia l'intera fede cristiana e la vita di Gesù a noi è particolarmente piaciuta. Nel 2009, anno in cui noi siamo stati i lavori erano ancora alacremente in corso. Il 7 Novembre 2010 è stata finalmente consacrata a basilica minore da Papa Benedetto XVI, con una solenne cerimonia e la presenza di migliaia di fedeli. Le cose stanno lentamente cambiando e andando avanti, ma a noi piace l'idea di aver in qualche modo contribuito con il pagamento del biglietto d'entrata alla prosecuzione della sua terminazione prevista per il 2017...tutto sommato non manca ancora molto!!!

16 commenti:

  1. Okay..sappi che per colpa tua Barcellona sta scalando la mia personale classifica dei "posti da vedere in breve tempo". Mi stai facendo morire! Come posso non aver ancora visto sto paradiso che stai molto brillantemente descrivendo? Brava ila! ;)

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  2. Ciao caro Ser...l'unico consiglio che ti posso dare e di fare il biglietto quanto prima...e partireeee!!!
    Io ieri sera ho fatto il biglietto per Londra...hai forse da dire qualche cosa?? Vado a casina tua tra un paio di settimane!!! non vedo l'ora!!! Sto letteralmente contando i giorni che mi separano dalla partenza!!!
    Ciao caro a presto....

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  3. Questo diario è fantastico, quando avrai finito, lo stamperò, e lo porterò con me quando ci vado.
    Scrivi benissimo e hai reso uno splendido omaggio a quel genio di Gaudì. Non vedo l'ora di conoscere le sue opere dal vivo.
    (Vuoi un'altra similitudine? Anch'io vorrei alzarmi presto, mio marito però dissente)
    Ciao cara Bravissima. Aspetto il terzo

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  4. Grazie Tiziana, i tuoi complimenti mi fanno sempre un sacco piacere...lo sai vero???
    Quando sono in vacanza in cui c'è tanto da visitare ho sempre una grande quantità di adrenalina addosso, che non appena spunta il sole sento la voglia di alzarmi...fortunatamente Marco mi segue volentieri!
    Io ho prenotato ieri sera per Londra e ho letto il tuo post sul blog, ma ti manderò nei prossimi giorni una mail x maggiori info..se non disturbo troppo ovviamente!!
    Ciao cara a presto e buona serata.

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  5. ... sono andata a Barcellona un sacco di volte ma a sentire i tuoi racconti mi fai venire una voglia di ritornare che non immagini...

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  6. Bene cara, condivido la scelta per Londra è una città da visitare con molta attenzione.
    Non vedo l'ora di leggere i tuoi appunti. Ah belle anche le foto, un bel reportage davvero.
    Per finire...tu non disturbi mai, mi sembra di essere stata chiara su questo punto. Un bacio a presto.

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  7. Una bella rispolverata ai miei ricordi *-*

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  8. sono stata a barcellona in gita in quinta liceo e ci sono tornata un pomeriggio che avevo un volo che faceva scalo lì...

    il parc guell però non sono riuscita a vederlo nella seconda occasione perchè non c'era tempo e la prima volta non so cosa facessi ma non mi ricordo quasi nulla :(

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  9. @ x Passione per i viaggi: i bei posti si rivisitano sempre molto volentieri non trovi? Poi se ci si mettono anche i ricordi...bhe allora è fatta! Ciao a presto

    @ x Dreamy: ciao cara per essere passata di qua, buona giornata e a presto!!

    @ x Federica: ...bene se in due volte che sei stata a Barcellona non hai ricordi del Parc Guell, che nella prima volta hai visitato, forse è il caso di fare il tris...non trovi!!??
    Ciao a presto

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  10. ah che bella passeggiata per le vie di Barcellona...io la adoro!!!

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  11. ma nessuno on line ha fatto una descrizione cosi è delle foto cosi belle che danno idea della dimensione e della bellezza, complimenti :-))

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  12. @ Ciao TuristadiMestiere e grazie per il sostegno...è sempre molto gradito!!!

    @ Ciao Carmine, grazie dei complimenti..e spero che i miei post siano utili...

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  13. ciao Ila passavo di qua. Un salutone!!!

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  14. che carino il tuo blog piacere di conoscerti ...
    Abbiamo un sacco di cose in comune e se vorrai passarci a trovare ci farà piacere ...
    ps: siamo tra i tuoi seguitori così non ci perdiamo di vista ...
    adoriamo Barcellona e abbiamo in serbo un post ... bellissimo il tuo reportage ...

    un saluto dai viaggiatori golosi ...

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  15. Piacere mio Viaggiatori Golosi!!! vengo subito a trovarvi e mi fa piacere ci siano cose in comune tra di noi...che siano i viaggi e la buona tavola??? Io direi proprio di sì!!! A presto allora

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  16. Tesoro quando torni ho piccolo pensiero per te. ciao

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